Se i dubbi si insinuano in punta di piedi

  • 18 febbraio 2018
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E se ti accorgi che tuo figlio cammina sulle punte? E’ normale o devi preoccuparti?

Le prime fasi dello sviluppo di un bimbo sono sempre fonte di preoccupazione; già nei primi giorni di vita del tuo bimbo hai capito che fare e crescere figli sarà anche una cosa ‘naturale’, ma non nel senso di ‘facile’,

Fin dalla sala parto una miriade di questioni mediche e pedagogiche ti ricordano che a questo mondo nessuno nasce imparato, le cose da sapere in realtà sono tante e alcune complesse, e la domanda che ti fai subito e che più ti farai nei tempi a seguire è: ‘ma è normale?’.

Non sono tanti i bimbi che iniziando a camminare lo fanno sulle punte, quindi non è normale, ma ciò non vuol dire necessariamente che sia un problema di cui preoccuparsi.

Quando succede, a volte si trovano nel bimbo delle caratteristiche fisiche (un tendine d’Achille accorciato, o una gamba più corta dell’altra), altre volte si trovano ritardi e disordini nello sviluppo (può essere associato ad autismo, paralisi cerebrali infantili, e distrofie muscolari), altre volte non vi è una causa apparente (la forma così detta ‘idiopatica’).

Nel dubbio è sempre meglio chiedere al pediatra o allo specialista. Libri, Internet, chat di mamme di ogni tipo aiutano nell’avere un’idea del problema, ma saranno solo la visita e la conoscenza specialistica a verificare se dalla storia del bimbo, dall’esame fisico (caviglia in relazione a ginocchio e anca, cammino nelle varie fasi, esame neurologico) e da eventuali esami strumentali siamo di fronte a qualcosa di preoccupante o meno.

La letteratura scientifica conferma che nella forma idiopatica il camminare sulle punte per lo più si risolve tra i 3 e i 7 anni di vita.

Il trattamento dipende dall’origine del problema, a volte si deve intervenire chirurgicamente, a volte può esser utile della fisioterapia, a volte non serve niente se non aspettare e monitorare, consapevoli che lo sviluppo tra bimbi è simile ma non identico, e gli altri bimbi sono sempre un buon riferimento ma non devono diventare elemento di competizione: alcuni parlano prima, altri mettono subito i dentini, alcuni camminano subito e bene.. e, se proprio, altri hanno una particolarissima predisposizione per la danza classica!

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