I ‘neuroni specchio’ sono una scoperta recente, non ancora ben capita, ma che ha portato ad una serie di riflessioni e conseguenze anche in riabilitazione.
Immaginare il movimento di una parte del corpo, osservare il movimento fatto da altri, o usare l’immagine riflessa su uno specchio del movimento di un arto sano per creare l’illusione che a muoversi sia l’arto immobilizzato, rappresentano delle strategie usate in tal senso, che pare stiano dando risultati clinici positivi nella riabilitazione dopo ictus come nella gestione del dolore.
Ora stanno emergendo delle prove anche nella riabilitazione delle lesioni alla mano, che non è fatta solo di recupero del movimento e della forza, ma, specie nella prima fase di immobilizzazione, di rispetto delle suture chirurgiche, contenimento del dolore e del gonfiore, e prevenzione di artrosi secondaria.
Lo studio pubblicato nel numero di maggio dell’ ‘Int J Environ Res Public Health’ dimostra che l’uso di uno specchio per “illudere” il cervello può ridurre la disabilità dopo un trauma della mano se associata a fisioterapia o terapia occupazionale.